Navigatore ed esploratore italiano. Affascinato dall'avventura fin da ragazzo, a 18 anni
attraversò le Alpi con gli sci per due volte. Dedicatosi al volo, ottenne il brevetto di
pilota per piccoli aerei acrobatici. Attratto successivamente dal mare, attraversò in solitario
l'Atlantico del Nord per buona parte senza l'uso del timone (1972) e, sempre da solo, compì
il giro del mondo in barca a vela (novembre 1973 - dicembre 1974) navigando da Est verso
Ovest contro le correnti e il senso dei venti. Nel 1978, nel tentativo di circumnavigare
l'Antartide, naufragò al largo delle isole Falkland con la sua barca "Surprise", fatta
affondare da un'orca; restò quindi alla deriva su una zattera per 74 giorni, con l'amico
giornalista Mauro Mancini, che in quell'occasione perse la vita. Trascorsi due mesi in
Alaska per imparare a condurre i cani da slitta, nel 1983
F. compì il tentativo
di raggiungere a piedi il Polo Nord, in compagnia del solo cane husky Armaduk; si fermò
a circa 16 km dalla meta. Considerò l’impresa riuscita, anche se scoppiarono numerose
polemiche. Approdò quindi in
televisione con la trasmissione
Jonathan: dimensione avventura: per sette anni
(1983-89) girò il mondo con la sua troupe, realizzando immagini di rara bellezza e spesso
in condizioni di pericolo. Affascinato anche dal deserto, partecipò a tre edizioni
della Parigi-Dakar e a tre Rally dei Faraoni. Il 12 settembre 1992, durante il raid
Parigi-Mosca-Pechino, in Turkmenistan rimase vittima di un terribile incidente che gli provocò
la rottura di una vertebra cervicale e lo costrinse a un'immobilità assoluta e permanente
e alla conseguente dipendenza da un respiratore artificiale. Durante la sua carriera
F. fu nominato commendatore della Repubblica Italiana e ricevette la medaglia
d'oro al valore marinaro. Spirito indomito anche se fiaccato dall'immobilità, nel 1997
compì un giro d'Italia in barca a vela su una sedia a rotelle basculante, con lo scopo di
promuovere una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle persone disabili.
F.
fu autore di vari libri, tra i quali
Il mio Atlantico (1972), Premio Bancarella
Sport;
Quattrocento giorni intorno al mondo (1975);
Messaggi in bottiglia
(1976);
L'ultima leggenda (1977);
La zattera (1978), Premio Bancarella Sport;
Verso il Polo con Armaduk (1983);
Sulle tracce di Marco Polo (1983);
Solo
- La forza di vivere (1997);
Contro vento. La mia avventura più grande (2005).
Fu inoltre collaboratore de "La Gazzetta dello Sport" e di "No limits world" (Milano
1941-2005).